Tutti i cittadini sono chiamati a partecipare al progetto SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati)”.

Il progetto è stato istituito con la legge 189/2002 (art. 32 comma 1), con la quale è stato creato contestualmente anche un fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo (presso il Ministero dell’Interno), al quale possono accedere gli Enti Locali che prestano servizi finalizzati all’accoglienza dei richiedenti asilo, rifugiati e titolari di protezione umanitaria.

Successivamente, una serie di decreti (10 luglio 2014, 10 agosto 2016) e la circolare del 11 ottobre 2016, hanno “perfezionato” le modalità e le procedure, ed hanno impartito le regole per il suo nuovo funzionamento, attuando un sistema unico di “ripartizione graduale e sostenibile … di accoglienza diffusa … di una distribuzione omogenea ed equilibrata … per promuovere un’autentica integrazione e favorire il rilancio occupazionale e produttivo dei territori locali …”.

Saranno più di 8000 i migranti che dovranno essere accolti nella provincia di Napoli, distribuiti nei vari comuni secondo un rapporto con il numero di abitanti.

A tale scopo l’Amministrazione Comunale di Volla, che deve accoglierne 75, il 17 maggio 2017, ha lanciato una manifestazione di interesse al fine di valutare la presenza sul territorio comunale di soggetti privati proprietari di immobili, arredati e non, ad uso civile abitazione, disponibili a cedere i medesimi in locazione allo stesso Comune di Volla per l’accoglienza di nuclei familiari o singoli all’interno del progetto di accoglienza S.P.R.A.R.

Gli alloggi devono possedere le seguenti caratteristiche: metratura indicativa 80-100 mq circa; essere composti da almeno: una cucina abitabile, tre camere da letto, servizi igienici; essere dotati di impianto di riscaldamento; essere in buono stato di manutenzione; essere agibili e abitabili, e provvisti di tutte le certificazioni di conformità previste dalla normativa vigente; trovarsi nell’ambito urbano del Comune di Volla, preferibilmente in zone servite da mezzi pubblici e nei pressi delle vie di comunicazione principali.

L’offerta di disponibilità, da presentare agli uffici comunali (Ufficio Protocollo, oppure tramite pec protocollo.pec.volla@pec.it, entro e non oltre le ore 12,00 del giorno 19 giugno 2017), con la dicitura “manifestazione di interesse alla cessione in Locazione di immobili ad uso residenziale da destinare al progetto di accoglienza s.p.r.a.r. ”, dovrà “ … riportare gli estremi del titolare dell’immobile, l’ubicazione e la composizione dello stesso … Inoltre dovrà essere specificato il canone mensile richiesto …”

Le proposte dovranno essere corredate ed integrate dalla seguente documentazione: fotocopia del documento di identità del sottoscrittore; fotocopia codice fiscale del sottoscrittore; planimetria dell’alloggio e delle relative pertinenze in scala adeguata; certificato di agibilità dell’immobile; elenco di tutti gli arredi, i mobili e gli elettrodomestici che, eventualmente, compongono la dotazione dell’appartamento; certificazione energetica; n. 2 foto di ogni ambiente che compone l’appartamento.

A parità di offerta (economica e di ampiezza) sarà privilegiato l’immobile già arredato.

L’avviso “ … non costituisce né un’offerta contrattuale, né una sollecitazione a presentare offerta, ma è da intendersi come mero procedimento finalizzato alla raccolta di manifestazioni di interesse che non comportano né diritti di prelazione o preferenza né impegni o vincoli sia per i soggetti che presentano manifestazione di interesse che per il Comune di Volla …”

Infine, l’Amministrazione Comunale si riserva la facoltà di invitare i soggetti interessati a fornire ulteriori informazioni sugli alloggi disponibili.

Il bando della “manifestazione d’interesse” scadrà il 19 giugno 2017, e se non ci saranno “interessati”, tra i cittadini vollesi, sarà cura del Ministero degli Interni procedere per trovare una sistemazione degna di questo nome ai migranti, che, ricordiamo, sono solo una piccola parte del genere umano che sta fuggendo dalle guerre, dalla fame e dalla barbarie che lo stesso genere umano inesorabilmente sta compiendo.