20-01-2009 – QUANDO SI GIUNGE AL MONDO

“Grazie Mamma e, ancora…”
Quando si giunge al mondo
per una scelta o per uno sbaglio
la prima cosa che si diventa
è quella di essere “figlio”.
In questa parola
è racchiusa la vita, l’amore,
la gioia, il dolore
le paure, le emozioni,
le colpe, le disperazioni.
Poi nella vita,
se è scritto nel destino,
puoi diventare fratello,
mamma, papà,
cognato, zio, cugino
oppure nonno, nipote,
marito o moglie.
Ma la cosa che nessuno ti toglie
è che sei diventato un figlio,
da quando sei venuto al mondo
e tale resterai fino al momento
in cui tua madre o tuo padre
insieme a te, saranno al mondo.
Grazie mamma perchè
ti posso ancora vedere,
perché la tua voce
posso ancora ascoltare,
dalle tue braccia
posso ancora farmi cullare
e di mille e mille baci
ti posso ancora colmare.
Grazie mamma perché
ti posso ancora respirare
e quando sto male
ti vengo a trovare
e la tua presenza mi fa subito volare.
Grazie mamma, e non sbaglio
se ancora oggi posso dire
di essere tuo “figlio”!

23-02-2009  –  I MIEI PRIMI 50 ANNI

Nella vita, fino ad ora
tante cose ho provato a fare
alcune sono riuscite bene
altre non tanto…
Ho iniziato da ragazzino
a fare il “Maestro Elementare
ma presto mi sono accorto
che non era il mio mestiere.

Poi mi sono laureato
con fatica e sacrifici
e ho provato a fare il “Dottore
con l’aiuto di alcuni amici.
Non ho nemmeno cominciato
che mi sono allontanato
dagli affetti familiari
e dai luoghi a me più cari.

 

Forse per malinconia
o per la canaglia nostalgia
ho iniziato a fare il “Pittore
e ad imbrattare alcune tele…
Quante nottate passate
nella nebbia di una cantina,
quanti colori mescolati
con le lacrime e gli oli.

E così sono finito
con la borsa da dottore
nei paesi della “Leonessa”
e ho iniziato a pedalare.
Poi un colpo di fortuna,
una curiosa strategia
e mi sono ritrovato
ad occuparmi di Senologia

E il destino, ad osservare
la mia vita ha riordinato
per tre anni “Pendolare
e poi il ritorno dove ero nato.
Per la gioia di amici e parenti
sono tornato a casa
con la famiglia riunita
e il lavoro accanto.
E a proposito di lavoro
ho dovuto cambiare mestiere…
sono finito a fare il “Guardiano”
nella “Rocca del Cavaliere”…
Vi dirò che ero un po’ incazzato,
e le cose volevo cambiare
mi sono candidato e ho provato a fare
il Consigliere Comunale
Ma, ahimé, mi sono accorto,
che anche per quello non ero tagliato
e così, ho cominciato
con ironia a raccontare
di marachelle una lunga lista
la “Bolla”, ”Hospital News”
“Il Clandestino”,
stavo facendo il “Giornalista”…

E scrivi oggi, scrivi domani,
ho scritto poesie, ho dedicato pensieri
ho composto canzoni
ho inventato “Guantino”…
Ho provato a fare l’”Autore”,
il “Poeta”, lo “Scrittore”…
e poi, con grande fatica,
ho composto il mio primo romanzo…

 

Ed oggi mi trovo qua
insieme a voi a festeggiare
“I Miei Primi 50 Anni”,
il romanzo di una vita
le cui pagine arricchite,
di gioia, dolori e affanni,
sono già quasi finite
e forse prossime da pubblicare

Altre due cose
che ho provato a fare,
negli ultimi venti anni,
sono state il buon padre
ed il bravo marito
ma forse anche queste,
per come va la vita,
non sono venute tanto bene

E quindi in conclusione
fra tutte le cose che ho fatto fino ad ora
voi vi chiederete:
”Ma quali sono quelle buone…?”
Sono due, ne sono sicuro,
fatte con amore e con giudizio,
una si chiama Roberta
l’altra si chiama Fabrizio…

22-05-2009  – NAPOLI

Napoli … Napoli,
città gioiosa,
per il sole splendente
e la simpatia della gente.
Vai nel mondo famosa,
e al turista di passaggio
per una pietanza gustosa
e il meraviglioso paesaggio.

Napoli … Napoli,
città singolare
per i vicoli bui
illuminati dal sole.
Per lo splendido mare
che non ti puoi tuffare
e le antiche memorie
da vedere e da invidiare.

Napoli … Napoli,
città generosa
di figli celebrati
in giro per il mondo
e di figli ammazzati
da un male profondo
che di guarire non ne vuol sapere,
e che per sempre ti farà soffrire.

Napoli … Napoli,
città ferita
dai poteri oscuri
che ti hanno domato
dalla tenera età
e dai barbari figli
che ti hanno tradito
scippando dignità e libertà.

Napoli… Napoli,
città amara ed amata
resterai sempre nel cuore
dei tuoi figli, che la sorte
ha portato via … lontano,
da un’altra parte.

24-11-2009 – L’AMORE

L’amore accade,
non lo puoi spiegare.
L’amore è un attimo,
non lo puoi misurare
L’amore è costoso,
non lo puoi barattare.
L’amore è forte,
non lo puoi annientare.
La vita a volte da,
a volte prende,
ma contro l’amore
non c’è nulla da fare,
nulla può,
anche lei si arrende.

24-11-2009 – PERCHE’ MI HAI FATTO INNAMORARE

Perché, mi hai fatto innamorare
se dare amore non volevi
se dare amore non potevi
e non c’era spazio nel tuo cuore
per fare posto a un altro amore.

Perché mi hai fatto innamorare
se vento più non soffia mare
se sole più non scalda cielo
e luna più non brilla notte …
Perché mi hai fatto innamorare?

Cos’è questo rumore
che non mi piace
e mi fa male al cuore …
E’ un urlo di dolore
che mi sconvolge l’anima.
Non vuole andare via
e un ultimo respiro
che rimane dentro me.

Perché mi hai fatto innamorare
se nei tuoi occhi più non vedo
l’azzurro chiaro come il cielo
nel quale si rispecchia il mare
che di te, mi ha fatto innamorare

Cos’è questo colore
che non mi piace
e mi fa male al cuore …
E’ una smorfia di dolore
che deforma il tuo bel viso
togliendogli il  sorriso
portando via per sempre
l’amore mio da te

Il tempo, è sempre galantuomo
e porta via con se il dolore
E’ come fosse un gran dottore
che le ferite fa guarire
e ricomincia il tuo domani …

22-12-2009 – SGUARDI TRASPARENTI

Rondini svolazzanti,
nel caldo sole, alla ricerca di un tetto
per costruire un nido d’amore
e trascorrere la sospirata primavera.

Nuvole candide
guidate dal vento birichino
a curiosare nel cielo d’estate,
limpido e sereno, che sovrasta il mondo.

Cerbiatti curiosi
corrono, giocano, saltano e brucano
nel bosco profumato
dell’autunno, caldo e colorato.

Delfini innamorati
si tuffano e si rincorrono
nelle onde fresche e schiumose
del mare di un mite inverno.

Canti d’usignolo si levano
dal ramo domestico
e vanno nel mondo,
testimoni di amore e di libertà.